Recupero e riuso di rifiuti hi tech
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Oggi giorno la crescita demografica mondiale e il conseguente aumento dei consumi di risorse primarie ci richiama, con sempre maggiore attenzione, a un loro uso consapevole e sostenibile e all’attuazione strategica di attività e processi atti al recupero e al riuso degli elementi non rinnovabili.

Tra questi, i metalli hanno sicuramente una parte preponderante perché correlati all’elettronica di consumo e, in ambito industriale, con il volano dell’industria 4.0 e l’IoT, come parte fondante di una serie di piattaforme industriali che accelerano ulteriormente la richiesta di disponibilità.

Secondo l’ONU, nel 2014, nel mondo sono stati prodotti dai 20 ai 50 milioni di tonnellate di rifiuti hi-tech, contenenti 320 tonnellate d’oro e 7200 d’argento per un valore di oltre 15 miliardi di euro.

In Europa ogni anno vengono prodotti 10 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e solo il 33% di questi viene riciclato negli impianti di recupero metalli preziosi.

I rifiuti tecnologici, o e-waste, sono in aumento: i maggiori produttori di spazzatura hi-tech al momento sono Stati Uniti e Unione Europea, ma presto saranno raggiunti anche dai paesi in rapida e costante crescita come la Cina.

In Italia si utilizzano principalmente tre sistemi per recuperare i rifiuti e i metalli preziosi da schede elettroniche: la frantumazione e la separazione meccanica di prodotti elettronici, messa a punto dal Policlinico di Milano; la pirogassificazione di schede elettroniche per il recupero attivo, ideato dal Centro Sviluppo Materiali; le tecniche idrometallurgiche di trattamento in corso di sviluppo all’ENEA.

Queste ultime sono particolarmente interessanti perché permettono di ottenere metalli di elevato grado di purezza con un basso impatto ambientale: contrariamente ad altri sistemi, infatti, la tecnica dell’ENEA permette di operare a basse temperature, con basse emissioni nell’ambiente. Per ogni tonnellata di schede elettroniche si possono ottenere metalli per 10.000 euro.

Il processo del trattamento RAEE secondo le tecniche metallurgiche prevede diversi step processuali che consentono di ottenere 42kg di ossidi di stagno, 240g oro, 660g di argento, 260kg di rame da 1 tonnellata di PCB:

Il Gruppo Aliaxis, protagonista con i prodotti a marchio FIP dei sistemi termoplastici applicabili in ambito industriale, fa indirettamente la sua parte partecipando al ciclo virtuoso del Recupero, nel rispetto della sua missione orientata al convogliamento e alla gestione di fluidi aggressivi con soluzioni sostenibili per favorire l’uso responsabile delle risorse.

I prodotti FIP sono stati sovente riconosciuti e scelti come soluzioni preferenziali per i sistemi termoplastici utilizzati nella gestione dei prodotti chimici coinvolti nel processo e utilizzati per trattare i metalli da dissolvere e recuperare. I prodotti chimici tipicamente utilizzati sono soluzioni acide quali l’acido solforico e l’acido nitrico, queste sostanze, a concentrazioni variabili a seconda della fase del processo, sono quelle maggiormente applicate.

I materiali ideali per tali applicazioni sono il PP-H e il PVDF, ma sovente vengono utilizzati anche il PVC-C e il PVC-U. L’uso estensivo di tali materiali va dal convogliamento acidi puri, al riempimento dei bagni elettrochimici e a tutti i sistemi di ricircolo.

Le valvole a membrana sono le più indicate per la loro capacità di lavorare con fluidi contenenti solidi in sospensione e di parzializzare il flusso con linearità nella risposta. Le valvole a membrana a marchio FIP serie DK Dialock®, offrono una elevatissima linearità oltre a minimizzare le perdite di carico grazie al Kv ottimizzato.

La possibilità di bloccare la valvola in una specifica posizione garantisce una maggiore sicurezza perché previene manovre indesiderate in cantiere, mentre l’indicatore ottico fornisce un chiaro e immediato riferimento allo status della valvola.

L’insieme di queste caratteristiche hanno fatto preferire i nostri prodotti, nella versione in PP-H, come elemento a corredo di tutto il sistema di raccorderia su uno dei principali impianti in Germania di recupero del rame da materiale di riciclo, e sono attualmente installati sulle vasche dove ci sono le celle elettrochimiche dedicate all’electrowinning. 

Anche in Italia i nostri prodotti sono stati scelti e installati in impianti per il recupero di metalli preziosi quali oro, argento, platino, rodio, rutenio e iridio, facendo distinguere Aliaxis come fornitore preferenziale in questo segmento applicativo.

Fonti: Enea, Internazionale, GreenMe, NextMe